8 marzo, Giornata internazionale della donna
Manifesto CRUE per 8M, Giornata Internazionale della Donna
Uguaglianza
L'ONU ha dichiarato l'8 marzo “Giornata internazionale della donna” con l'obiettivo di rivendicare i diritti delle donne e le pari opportunità tra donne e uomini. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata nel 2015, cerca di unire le forze per raggiungere un’effettiva uguaglianza in tutti i campi attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare il numero cinque, che fa riferimento alla “Uguaglianza di genere”.
La crisi del Covid-19 non solo ha contribuito ad aumentare la violenza sessista, ma ha anche accentuato le disuguaglianze di genere e messo in luce il chiaro svantaggio delle donne e delle ragazze. La pandemia ha intensificato il divario assistenziale, che ricade soprattutto sulle donne e ne ostacola l’accesso e la promozione professionale, e con esso il divario salariale e l’impatto che avrà sulle loro pensioni in futuro.
Le università lavorano da anni per un’uguaglianza effettiva e siamo consapevoli di non rappresentare un’eccezione a questi problemi. Il recente studio "Divario retributivo di genere nelle università pubbliche spagnole", frutto della collaborazione tra il Ministero dell'Università, ANECA e Crue, rivela l'esistenza di differenze retributive di genere. Questi divari sono un’ulteriore espressione delle difficoltà che le donne incontrano nello sviluppo della loro carriera di insegnante e di ricerca, degli ostacoli interni ed esterni che devono superare per garantire la loro stabilizzazione e promozione professionale, e della necessità di conciliare lavoro e vita privata. programmi familiari e familiari ad entrambi i sessi che consentono di mantenere il ritmo appropriato nell'insegnamento e nella ricerca.
Sebbene la presenza delle donne negli studi universitari superi quella degli uomini, la loro sottorappresentanza nelle posizioni di responsabilità e nelle carriere STEM è preoccupante. La crescente importanza di padroneggiare le tecnologie per accedere a occupazioni socialmente rilevanti ci spinge ad agire per colmare il divario digitale di genere già esistente. La segregazione educativa si osserva anche nella scarsa presenza maschile nelle lauree legate all'Istruzione, alla cura e all'attenzione alle persone, ambiti meno prestigiosi per la società. È necessario raggiungere un equilibrio per promuovere la corresponsabilità.
Crue, attraverso il Gruppo di lavoro Politiche di genere della sua commissione settoriale Sostenibilità e in collaborazione con la Rete delle Unità di uguaglianza di genere per l’eccellenza universitaria, vuole focalizzare la sua rivendicazione sulla lotta a tutte queste disuguaglianze, da innovatore di carta delle università. L’attuazione degli studi di genere, l’integrazione della prospettiva di genere nell’insegnamento, nella ricerca e nel trasferimento, e l’impegno sociale sono i modi più efficaci per aumentare la consapevolezza e prevenire la discriminazione.
È obbligatorio valorizzare il lavoro e gli sforzi delle unità di parità delle università per lo sviluppo di piani di parità; il coordinamento dei servizi per l'eliminazione della violenza contro le donne; la promozione di attività formative nella dimensione dell'uguaglianza e della non discriminazione, ovvero l'integrazione della prospettiva di genere in tutte le attività universitarie.
Non possiamo dimenticare le donne rurali, le donne con disabilità o migranti o coloro che sono stati messi a tacere dalla violenza sessista. Insomma a tutte coloro che, ad un certo punto, hanno subito discriminazioni per il semplice fatto di essere donne.
La comunità universitaria ratifica la necessità di continuare a commemorare ogni 8 marzo e di continuare a lottare per l’effettiva uguaglianza tra donne e uomini ogni giorno dell’anno. È nostro dovere come istituzioni promuovere una società più giusta ed egualitaria.